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L’Ossidiana di Teotihuacan

OSSIDIANA:
Agisce sul 1° Chakra
Colore: Nero, bruno, argento o cangiante

Di formazione primaria, l’Ossidiana è un ossido ed ha un sistema cristallino amorfo. Non è una roccia di composizione fissa, ma un vetro vulcanico che si forma grazie al repentino raffreddamento di lave per lo più ricche di silice. Lo shock termico impedisce che si formino cristalli, producendo una massa amorfa ricca di inclusioni solide, liquide e gassose.
Il suo colore è il nero di solito è opaca, solo se nel magma originario non vi sono sostanze estranee può formarsi l’ossidiana trasparente di colore bruno. Se nel magma vi sono piccole bolle di gas assume il colore argento e oro, se in queste bolle è presente acqua, assume una colorazione cangiante e brillante (ossidiana arcobaleno). Nel caso dell’ossidiana fiocco di neve le inclusioni bianche sono feldspati.

E’ conosciuta come ‘pietra del guerriero’ e in molte culture e popolazioni antiche era utilizzata per produrre le punte delle frecce o delle lance, oltre che essere impiegata per la produzione di specchi.
E proprio come specchio funziona, dando la possibilità di vedere chiaramente tutti i propri aspetti, tanto quelli di luce che quelli di ombra, e lo fa in modo molto forte. La presa di coscienza di tutto ciò che siamo in ogni aspetto, può darci la possibilità di sciogliere e trasformare ciò che non desideriamo più e di diventare liberi, grazie ad una nuova saggezza e una nuova consapevolezza.

tratto da “L’arte di curare con le pietre” M. Gienger

LA PROVENIENZA: TEOTIHUACAN

Il sito archeologico di Teotihuacan è situato vicino Città del Messico a circa 2.300 metri di altezza. Priva di cinte murarie e di opere militari la città è un grandioso complesso sacrale che comprende piramidi, templi e palazzi. Tra il 300 e il 100 a.C.,Teotihuacan crebbe fino a divenire la forza dominante nella Valle del Messico e presto si diffuse la sua influenza su un’area molto più vasta, comprendendo anche zone montane. Nel suo pieno rigoglio, era uno dei più vasti insediamenti umani al mondo.
La presenza di vulcani assicura ai suoi abitanti l’Ossidiana, un materiale utile per fabbricare oggetti e utensili. La città raggiunge il culmine del suo splendore nel periodo compreso tra il 150 e il 450 d.C., quando diventa il centro di un’importante cultura che, in America Centrale, esercita un potere e un’influenza paragonabili a quelli dell’antica Roma.
Dopo la sua misteriosa caduta le popolazioni che si insediano nella città rimangono talmente impressionate dalla grandezza delle rovine da credere che lì si fossero sacrificati gli dei, per permettere l’inizio di una nuova era. Sono gli Aztechi a chiamarla Teotihuacan “la città dove nascono gli dei” e a dedicare al Sole e alla Luna le piramidi più grandi della città. Le cause della caduta della città sono ancora oggi un enigma non risolto Le prime campagne di scavo archeologico vengono avviate a inizio Novecento e proseguono senza sosta per tutto il secolo, riportando alla luce una grandiosa metropoli neolitica. Dal 1987 Teotihuacan entra a far parte del patrimoniomondiale UNESCO.
Teotihuacan è concepita secondo un preciso disegno urbanistico che si articola intorno a un asse nord-sud, il Viale dei Morti, lungo il quale sorgono i principali edifici cerimoniali. La zona monumentale segue principi di simmetria e perpendicolarità. Gli urbanisti progettano la città a forma di croce e tagliano l’asse nord-sud deviando il corso del fiume
San Juan. La regolarità del progetto fa ipotizzare agli archeologi una stretta relazione tra il punto in cui sorgono gli edifici e l’osservazione della mappa celeste: il Viale dei Morti riproduce la traiettoria del sole durante un anno,mentre la grande Piramide del Sole segna il punto dell’orizzonte in cui il sole tramonta, una sola volta l’anno, nel giorno dello zenit.
All’estremo nord del Viale si trova la Piramide della Luna che, pur essendo più piccola di quella del Sole, risulta perfettamente allineata poiché costruita su un terreno più elevato. A sud del Viale sorge la Cittadella, un complesso di forma quadrata che si suppone sia stata la residenza dei sacerdoti, l’elite più potente. Dentro le sue mura si trova la piramide di Quetzalcóatl, il tempio dedicato alla divinità più importante dell’America centrale.
Le altre costruzioni seguono un impianto a reticolato, organizzato sempre intorno alle due vie principali: il Viale dei Morti e la via Est-Ovest. Il punto di incrocio tra le due vie segna il centro della città e divide Teotihuacan in quattro grandi quartieri con le diverse attività economiche e sociali. Per la costruzione della città vengono utilizzati pietra, mattoni di fango cotti al sole e legno, tutti materiali reperibili sul territorio.
A Teotihuacan e in altre antiche civiltà esiste una stretta relazione tra religione e città. Famiglie, gruppi e tribù conferiscono una grande importanza alle aree sacre, con edifici dedicati al culto religioso. Spesso questi edifici sono costruiti su tre livelli: sotterraneo per il culto dei morti, di superficie per la vita degli uomini sulla terra ed elevato per avvicinarsi al cielo e alle divinità.

(tratto da www.palazzoesposizioni.it)

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