

PARLANDO DI ENERGIA FEMMINILE: La Madre
Gli aborti non ti lasciano dimenticare.
Ti ricordi i bambini che hai concepito e non hai avuto,
quelle carni bagnate con pochi o niente capelli,
quei cantanti e operai che mai hanno assaporato l’aria.
Mai li trascurerai o maltratterai,
mai li zittirai o li comprerai con una caramella,
ma gli toglierai il pollice di bocca
o scaccerai fantasmi per loro.
Mai li lascerai soffocando un sospiro voluttuoso,
mai tornerai affamata di vederli, mangiandoteli con gli occhi.
Ho sentito nelle voci del vento le voci dei miei oscuri
Figli uccisi.
Ho provato un dolore lancinante. Ho consolato
I miei piccoli cari oscuri sul petto che mai
Hanno potuto succhiare.
Ho detto, Tesori, se ho peccato, se vi ho sottratto
La vostra sorte
E le vostre vite, lasciando incompiuto il vostro tentativo,
se vi ho rubato la nascita e il nome,
le lacrime schiette d’infanti e i giochi,
i vostri amori belli o difficili, i turbamenti, matrimoni,
dolori e morti,
se ho avvelenato il primo dei vostri respiri,
credetemi, anche nella mia intenzionalità non fui intenzionale.
Ma perché dovrei gemere,
gemere che il crimine l’avessero commesso altri, e non io?
Voi in ogni caso siete morti.
Anzi, piuttosto,
non siete mai stati creati.
Ma anche questo, temo,
è sbagliato: Oh, che mai devo dire, come dirò la verità?
Voi siete nati, avete avuto un corpo, siete morti.
E’ solo che non avete mai riso o fatto progetti o pianto.
Credetemi, vi ho amati tutti.
Credetemi vi ho conosciuti, anche se vagamente,
e vi ho amati, vi ho amati
tutti.
G.Brooks