

Stelle cadenti
“Quando, dopo il tempo di S. Giovanni, luglio e agosto son passati e il settembre si avvicina, l’uomo si accorge di aver vissuto fuori, nel dormiveglia della vita interiore planetaria … e si accorge che cosa significhi per lui l’esperienza fatta….
Quando, appunto nel culminare dell’estate, da una certa costellazione cadono i meteoriti in grandiosi stormi, quando cade sulla Terra il ferro cosmico meteorico, in esso dimora una forza risanatrice potentissima… Quello che così si svolge nello spazio con grandezza maestosa fuori nell’universo, quando in agosto gli stormi delle stelle cadenti piovono rilucenti in mezzo alle irradiazioni degli uomini nella luce astrale, quello che in modo tanto grandioso si svolge nello spazio ha la sua tenue controimmagine (in apparenza piccola, ma solo spazialmente piccola) in ciò che avviene nel sangue umano. Il sangue umano viene pervaso, irradiato in ogni sua parte dal ferro che, combattendo la paura, il terrore e l’odio, in esso si inserisce, invero non nel modo materiale che pensa la scienza odierna, ma sotto l’impulso di forze animico-spirituali. Il processo che si svolge in ciascun corpuscolo del sangue quando la combinazione ferrosa vi penetra, è in misura umana, in piccolo, in piccolissimo, lo stesso processo che ha luogo quando la pietra meteorica saetta rifulgente e radiosa attraverso l’aria. Azioni meteoriche nell’interno dell’uomo sono le irradiazioni del ferro che lo compenetrano e lo depurano da ogni paura. Con l’irradiare del ferro nel sangue avviene appunto una liberazione dalla paura e dal terrore… Chi osserva una stella cadente che percorre lo spazio, può dire con senso di profonda venerazione verso gli esseri spirituali: ‘Quello che avviene negli spazi cosmici avviene pure di continuo in me; in misura minima, atomistica, vi è anche in me una caduta di meteoriti allorchè in ogni corpuscolo del mio sangue avviene la formazione del ferro; la mia vita è piena di stelle cadenti, di piccole stelle cadenti ‘ …”
(R.Steiner – Prima Conferenza – L’esperienza del corso dell’anno in quattro immaginazioni cosmiche)
La pioggia di stelle cadenti irradia quindi tutta l’atmosfera terrestre, tutta la terra di ferro siderale e meteorico che, contrastando le paure, sostiene noi, esseri umani facenti parte di questo grande Tutto Cosmico, a rinnovare ancora una volta lo sguardo del nostro Sè Umano, verso il nostro Sè Spirituale con la fiducia di chi sente con forza che non tutto sul piano orizzontale può essere compreso, poiché ciò che percepiamo solo con i sensi materiali non è tutto ciò che invece è perfettamente chiaro al nostro Sè spirituale e Divino che ci conduce a vivere e a camminare esperienze che sono da vivere per proseguire, e lo fa senza giudicare queste esperienze come belle/brutte, leggere/faticose… Semplicemente sono esperienze da vivere e che colte non solo nella limitatezza della fatica umana, possono essere esperienze di crescita e di arricchimento. E la possibilità di vivere sul piano orizzontale queste esperienze senza lasciarsi cadere nella pesantezza dell’incomprensione è data proprio da questa forza di mantenere uno sguardo verticale fiducioso verso il nostro Sè Spirituale … e questi stormi di luci dal cielo questo sostengono…
Ecco che, possiamo in questo periodo dell’anno camminare verso la parte discendente dell’anno colmi di questa benedizione cosmica dal cielo che riflette la stessa forza che è in noi… e possiamo alzare i nostri occhi al cielo con fiducia mantenendo i piedi ben saldi a terra esercitando la verticalità connessa con Terra e Cielo, Forze Umane e Forze Cosmiche, Corpo e Spirito …